VOI
Voi che del passato eravate la giovane età
ora siete li col dito puntato verso noi
che di quel passato siamo il presente.
Giudicate i nostri rari sorrisi,
giudicate lo spreco delle vite,
giudicate chi si arrende prima del tempo.
Ma è facile parlare dal podio del mondo
quando dai vostri stessi errori ci avete lasciato
un terreno arido su cui coltivare.
Voi avevate piante da raccogliere
per sfamare la vostra fame e rendervi il pane,
noi abbiamo soltanto terra che non è più fertile,
quei pochi terreni rimasti non bastano per tutti.
Voi conoscevate la fatica perchè quella serviva a rendervi
...il futuro...
chi di noi conosce la fatica sa che non gli renderà proprio niente
perchè un giorno o l'altro tutto sfumerà nel nulla,
e tutto il nostro impegno sarà soltanto un ricordo svanito per
chi di nuovo starà li con il ghigno e quel dito puntato.
Ora fateci un favore
tacete!
Lasciate che il tempo scorra,
lasciate che gli anni volino...
non è un'età a render felici,
non si posson definire
i migliori
quel gli anni giovani
che voi tutti giudicate...
se nel cuore non vi è che
l'amarezza d'un pianto
da sempre celato
ma mai spento.
Ipocriti!
ipocriti, tutti voi che siete li con quel dito
a giudicar quegli stessi flgli che avete messo al mondo,
e che oggi nei loro sorrisi spenti,
nei loro sballi eterni,
nei loro sbagli migliori...
cercano soltanto un briciolo di speranza
che li faccia credere che esista
un domani migliore.
dove poter insegnare ai nostri figli
che bisogna esser uomini migliori
non per noi,
ma per chi vivrà su quella stessa terra
anni dopo a noi.
E non veniteci a dire
che questo è il tempo migliore
perchè se quella terra non darà di nuovo frutti...
noi
non avremo figli a cui insegnare